Rodolfo Venditti

Vorrei porgere le mie condoglianze alla famiglia per la dolorosa perdita. Conservo un prezioso ricordo di un tempo lontano in cui, come genitori, ci occupavamo di scuola.

Adesso vivi nel Regno dei Cieli. Che il Signore possa concederti sollievo e donarti la serenità che meriti.

Partecipiamo sentitamente al dolore per la scomparsa del prof. Rodolfo Venditti. Ringraziamo il Signore per il dono della collaborazione ed amicizia che per diversi anni il prof. Venditti ha voluto offrire alle Caritas in Italia soprattutto nella formazione dei giovani obiettori di coscienza. Mentre esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia, preghiamo Dio Padre di Misericordia di accogliere il nostro fratello Rodolfo nella pace della santa Gerusalemme.

Condoglianze alla famiglia, della quale ho conosciuti i figli. Un ricordo affettuoso con il ringraziamento per la formazione degli obiettori di coscienza Caritas, che come diceva il Professore "non vanno in congedo" e per il libro sulla musica, che da tanti anni rileggo.

IN QUESTA TRISTE CIRCOSTANZA PORGO LE MIE PIÙ SENTITE CONDOGLIANZE

Ho conosciuto Rodolfo nei primi giorni del 1988 ad un convegno organizzato dalla Caritas Italiana a Roma sull'obiezione di coscienza. All'epoca ero in servizio civile come obiettore. Due anni dopo, entrato in Caritas Italiana come responsabile dell'ufficio servizio civile, i contatti si sono fatti più frequenti, il che mi ha permesso di apprezzare le sue qualità umane e professionali e di coltivare una sincera stima. Sono innumerevoli le occasioni di incontri, convegni, corsi di formazione sui temi dell'obiezione di coscienza nelle quali la Caritas Italiana e le Caritas diocesane di tutta Italia lo hanno avuto come eccellente relatore, per non parlare dei suoi scritti pubblicati sulle nostre riviste. Pur non disdegnando il confronto in pubblico con altri suoi colleghi giuristi o con i politici, privilegiava piuttosto il rapporto con i giovani, nel quale rivelava le sue doti di vero "maestro". Quando ieri ho comunicato la sua morte ad alcuni amici obiettori della "vecchia guardia", in diversi mi hanno risposto con semplici parole come "un grande", "un mito". Sì, perché Rodolfo è stato per intere generazioni di obiettori di coscienza e di responsabili di enti un punto di riferimento soprattutto nelle lunghe battaglie che per un quarto di secolo hanno perseguito il pieno riconoscimento giuridico dell'obiezione al militare nel nostro Paese. Si è fatto apprezzare non solo per la sua competenza scientifica ma anche per il suo rigore morale e la sua umanità, la sua affabilità e il suo sorriso, schivo ma profondo. E che dire della sua passione per la musica che è riuscito a trasmettere anche a chi, di musica, era a digiuno? Ricordo di averlo visto... all'opera, nell'agosto del '90, ad un campo di formazione per gli obiettori Caritas del Piemonte a Pragelato: aveva da poco dato alle stampe il suo primo volume della "Piccola guida alla grande musica" (che custodisco gelosamente come suo ricordo, insieme ai successivi volumi che non mancava mai di inviarmi). Fu una serata indimenticabile. Mi piace pensare che la sua salita al Cielo sia accompagnata da un'orchestra di angeli che suonano le musiche che più ha amato in vita. Ringrazio Dio per averlo conosciuto. Le più sincere condoglianze ai suoi cari.

Nella sua lunga vita, generosamente spesa con grande rigore unito ad una squisita dolcezza, il magistrato, docente, musicologo e amico RODOLFO VENDITTI ha lasciato una importante eredità religiosa, intellettuale e morale a generazioni di colleghi, allievi e a chiunque l’abbia incontrato. Nella certezza che ora abbia raggiunto la gioia in un abbraccio di luce e di pace, le Guide della vecchia A.G.I. si stringono con affetto a Luisa, che con grande amore ha condiviso con Lui la vita, e ai Figli Enrico, Maria e Alberto, ai Nipoti e a tutti i Familiari.

Ricordo con affetto Rodolfo, a cui davo del tu sin da bambino, ed il suo esempio di serieta’, rigore e autorevolezza, sempre con un sorriso lieve, schivo ma disponibile e aperto. Un abbraccio a Luisa, Enrico, Maria e Alberto e tutte le loro famiglie.

Esimio magistrato nonché professore e docente universitario, appassionato di musica. Esempio di riservatezza, di cultura, umanità. E' indubbiamente una grande perdita.

Sentite condoglianze